Luigi Gui
110 e lode
Tracciati editore, 128 pagine, euro 20,00
Luigi Gui ha al suo attivo più di 100 “papiri” di laurea (più qualche altro legato a circostanze speciali).
Ma che cos’è, a Padova, un “papiro di laurea”? Una tradizione della goliardia padovana, ovvero una caricatura, un curriculum ironico del neolaureato da festeggiare, realizzato dagli amici e affidato alle mani di più o meno esperti illustratori. Alcuni dei quali si sono nel tempo specializzati. «È una notizia di avvenuta laurea, che viene affissa sui muri dell’Università. Ci sono la data e la facoltà, in cui troneggia la caricatura di solito a figura intera del neo-dottore. Talora nell’intestazione si evidenziano i tempi di studio: chi si laurea a tempo di record, chi ci mette un tot, chi si laurea in chiave di sol, chi si addottora “finalmente” o “per raggiunti limiti di età”. In qualche caso prende la parola l’Istituzione stessa: nel papiro 48 l’Università di Padova ringrazia la neo-dottoressa per “lo scarso disturbo” arrecato», scrive Francesco Ghedini nell’introduzione al volume.
E che cos’è questo volume? Una raccolta di 111 papiri – ovvero 110 più uno, la “lode”, ovvero quello dell’autore realizzato però non da se stesso, cosa inconcepibile, ma da Giuseppe Gui e Luca Baggio – realizzato da Luigi Gui. Che di mestiere fa tutt’altro, ma nella penna ha ironia e verve satirica che in passato – oggi un po’ meno – ha messo a disposizione di giornali e, appunto, dei neolaureati. O, meglio, dei loro amici goliardici.
Un volume, insomma, originale e da non perdere, per i padovani e non solo.
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